Ultimo figlio del Web 2.0 da noi analizzato, ma non per importanza, il social bookmarking è un servizio che rende disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti wul web. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale. I siti di social bookmarking si servono dei tag (etichette, categorie) per catalogare le informazioni. Questi siti ( fra i quali i più famosi sono Digg e Delicious) sono uno strumento facile e intuitivo per individuare, classificare, ordinare e condividere le risorse Internet attraverso il tagging, cioè l'etichettatura.
In un sistema di social bookmarking gli utenti registrano un catalogo di risorse Internet valutate di un certo interesse. Questi elenchi sono pubblicamente accessibili e altre persone con analoghi interessi possono visionarli, casualmente o suddivisi per categorie. Alcuni sistemi di social bookmarking salvaguardano la privacy, consentendo la registrazione di segnalibri in forma anonima, ovvero non associati ad un nominativo. La maggioranza dei servizi di social bookmarking permette agli utenti la ricerca di segnalibri associati a determinate etichette (tag), oltre all'ordinamento delle singole risorse Internet in base al numero delle segnalazioni.
Il servizio presenta sia pro che contro che vanno analizzati per capire il reale valore dello strumento:
PRO DEI SOCIALBOOKMARKING : Il concetto di etichettatura (tagging), che è una classificazione "umana" delle informazioni, si differenzia molto dal sistema di algoritmi utlizzato ad esempio nei motori di ricerca, e permette una ricerca semanticamente marcata. Inoltre il sistema organizza le informazioni in base all'interesse che gli utenti pongono verso alcune informazioni, cosa che non succede nei motori di ricerca dove stanno all'attenzione dell'utente i siti che hanno più collegamenti esterni che puntano su di essi.
CONTRO DEI SOCIALBOOKMARKING: gli aspetti negativi sono riassumibili in 1) mancanza di una serie codificata di parole chiave 2) assenza di uno standard per la struttura delle etichette (ad es. singolare contro plurale, uso delle lettere maiuscole, ecc.) 3) scorrette catalogazioni dovute a errori di ortografia, etichette che possono avere più di un significato, schemi di categorizzazione altamente "personalizzati" da parte di alcuni utenti.
Infine, non esiste la possibilità per l'utente di evidenziare le relazioni gerarchiche tra le etichette (indentificazione delle sottocategorie)
Visto che questi siti sono comunque in continua evoluzione, non vale forse la pena provare?