martedì 22 dicembre 2009

Lesson number 7: Social bookmarking... so Delicious!




Ultimo figlio del Web 2.0 da noi analizzato, ma non per importanza, il social bookmarking è un servizio che rende disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti wul web. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale. I siti di social bookmarking si servono dei tag (etichette, categorie) per catalogare le informazioni. Questi siti ( fra i quali i più famosi sono Digg e Delicious) sono uno strumento facile e intuitivo per individuare, classificare, ordinare e condividere le risorse Internet attraverso il tagging, cioè l'etichettatura.

In un sistema di social bookmarking gli utenti registrano un catalogo di risorse Internet valutate di un certo interesse. Questi elenchi sono pubblicamente accessibili e altre persone con analoghi interessi possono visionarli, casualmente o suddivisi per categorie. Alcuni sistemi di social bookmarking salvaguardano la privacy, consentendo la registrazione di segnalibri in forma anonima, ovvero non associati ad un nominativo. La maggioranza dei servizi di social bookmarking permette agli utenti la ricerca di segnalibri associati a determinate etichette (tag), oltre all'ordinamento delle singole risorse Internet in base al numero delle segnalazioni.

Il servizio presenta sia pro che contro che vanno analizzati per capire il reale valore dello strumento:

PRO DEI SOCIALBOOKMARKING : Il concetto di etichettatura (tagging), che è una classificazione "umana" delle informazioni, si differenzia molto dal sistema di algoritmi utlizzato ad esempio nei motori di ricerca, e permette una ricerca semanticamente marcata. Inoltre il sistema organizza le informazioni in base all'interesse che gli utenti pongono verso alcune informazioni, cosa che non succede nei motori di ricerca dove stanno all'attenzione dell'utente i siti che hanno più collegamenti esterni che puntano su di essi.

CONTRO DEI SOCIALBOOKMARKING: gli aspetti negativi sono riassumibili in 1) mancanza di una serie codificata di parole chiave 2) assenza di uno standard per la struttura delle etichette (ad es. singolare contro plurale, uso delle lettere maiuscole, ecc.) 3) scorrette catalogazioni dovute a errori di ortografia, etichette che possono avere più di un significato, schemi di categorizzazione altamente "personalizzati" da parte di alcuni utenti.
Infine, non esiste la possibilità per l'utente di evidenziare le relazioni gerarchiche tra le etichette (indentificazione delle sottocategorie)

Visto che questi siti sono comunque in continua evoluzione, non vale forse la pena provare?

Lesson number 6: Wikizziamoci!


Forse il meno conosciuto fra tutti gli strumenti del Web 2.0 è Wikispaces. Un wiki è un sito aggiornato periodicamente dai suoi usufruitori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso. La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti cancellando o aggiungendo quello che i precedenti autori hanno inserito. Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente;

Lo scopo è quello di condividere conoscenza in modo collaborativo. Il termine wiki indica anche il software collaborativo utilizzato per creare il sito web e il server. Un wiki permette di scrivere collettivamente dei documenti in un semplice linguaggio di marcatura (markup) usando un navigatore (web browser). Poiché la maggior parte dei wiki si basa sul web, il termine "wiki" è di solito sufficiente. Una singola pagina in un wiki è chiamata "pagina wiki", mentre l'insieme delle pagine, che sono usualmente strettamente interconnesse, è chiamato "il wiki". Una caratteristica distintiva della tecnologia wiki è la facilità con cui le pagine possono essere create e aggiornate. Generalmente, non esiste una verifica preventiva sulle modifiche, e la maggior parte dei wiki è aperta a tutti gli utenti , o almeno a tutti quelli che hanno accesso al server wiki. In effetti, perfino la registrazione di un account utente non è sempre richiesta.

Che dire.. wikizziamoci!

domenica 20 dicembre 2009

Lesson number 5: febbre da Facebook


Facebook, nato col nome di "Thefacebook", rappresenta una delle maggiori rivoluzioni che hanno portato alla ribalta il Web 2.0. attraverso il mezzo del cosiddetto social nerwork. Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro (facebook) che alcuni college e scuole statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale della facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus. Il suo fondatore, Mark Zuckerberg, il 4 febbraio 2004, ebbe un'intuizione genaiale: se lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, con il passare del tempo si è trasformato in diventare una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di Internet. Da lì in poi il sito ha ricevuto un numero di iscrizioni da capogiro, rendendolo senza ombra di dubbio, il sito di socialnetwork più famoso e frequentato al mondo.

Ma quali sono le principali funzionalità di Facebook?

1) Contatti: e cioè la possibilità di rintracciare in modo semplice e veloce conoscenze e amicizie sparse in tutto il globo conoscendone il nome completo o la rete di contatti (scuola di provenienza, università frequentanta, ruolo lavoratorivo all'itnerno di un'azienda..) e di parlarci attraverso la chat presente sulla piattaforma o la casella di posta.

2) Condivisione: ossia la facoltà di pubblicare foto, video, pensieri, preferenze personali e mnostrarle agli amici in tutta semplicità e simultaneità.

3) Intrattenimento: ovvero migliaia di applicazioni, giochi, quiz e test, personalizzabili dagli stessi utenti, che permettono di passare il tempo in tutto svago e tranquillità.

Un meccanismo dunque, che ha attirato milioni di persone e che continua ad esercitare dopo 5 anni un certo appeal soprattutto sui giovani ma anche sugli "over". Inoltre un vero e proprio fenomeno sociale che ha scatenato dibattiti e polemiche anche fra studiosi ed esperti e che continuerà a creare scompiglio nel bene o nel male.

Per un approfondimento maggiore sulla storia di Facebook vi segnalo questo interessante video:

http://www.youtube.com/watch?v=o1AUWtYY_wI

mercoledì 16 dicembre 2009

Lesson number 4: Google, un mondo di applicazioni


Strumento ormai indispensabile al navigatore che solca i mari del Web 2.0, Google è un motore di ricerca sulla rete Internet che non si limita a catalogare e ad indicizzare il World Wide Web, ma si occupa anche di immagini, foto, newsgroup, notizie, mappe, video, oltre a mantenere una copia cache di tutte le pagine che conosce.

Ne rivendicano la paternità due ex studenti dell'Università di Stenford, Larry Page e Sergey Brin, che nel 1998 fondarono l'azienda. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti e meritevoli (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all'interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca.

Da questi studi nasce Google e il principio di "Pattern Matching" secondo cui più link puntano verso un sito, più quel sito sarà popolare e in alto nel ranking di Google (ossia apparirà fra i primi posti quando verrà digitato sul motore di ricerca).

Ma Google, come già accennato, non permette solamente di ricercare siti web in tutto il mondo, ma anche immagini, notizie, mappe e video. Soprattutto le prime, vengono indicizzate attraverso la funzione ALT del TAG Img (viene cioè aggiunta una descrizione dell'immagine per capirne il contenuto in sede di html per poi essere reperibile su Google attaverso una parola chiave immessa dall'utente). Simpatica applicazione relativa alla ricerca di immagini è Google Image Labeler, una sfida all'ultima "digitata" con utenti di tutto il mondo che consiste nel dare un nome ad un immagina casuale selezionata da Google, e che, mentre ci fa divertire, aiuta gli sviluppatori di Google a rendere più accurate le etichette delle immagini presenti in memoria.

Per quanto riguarda la ricerca e la creazione di Mappe virtuali dell'intero pianeta Google offre un servizio altrettanto utile e cioè Google Maps. Con esso non solo possiamo vedere migliaia di posti al mondo solo conoscendone il nome, ma anche creare cartine speciali con marcatori cui attribuire posizioni. Interessantissima è la web-cam puntata su molte città del Mondo con le quali possiamo spiare alcuni dei posti più affascinanti che esitano.

Google è un maestro anche nell'organizzazione dei file personali dell'utente e nella loro conservazione. In questo caso ci pensa Google Docs, una web-application che permette di lavorare online pratiamente dovunque su documenti che abbiamo caricato in precedenza dal nostro computer. Si possono caricare file di molti tipi dai Word agli Excel.

Non manca in Google (vero contenitore inesauribile) uno spazio dedicato alla posta elettronica, ed ecco pronto GMail, un servizio di e-mail altamente efficiente e facile da usare con ben 7 GB di spazio disponibile e una protezione eccezionale da virus e spam.

Per finire, possiamo segnalare un sito molto interessante per chi volesse sperimentare le BETA (versioni prova) di variegati software made in Google, scaricabili gratuitamente dal sito di Google LABS.

Cosa volere di più da un sito così semplice ma cosi ricco come Google?

venerdì 11 dicembre 2009

Lesson number 3: fatti raccomandare da Linkedin!




Il Web 2.0 non ha solo obiettivi ludici o di puro intrattenimanento. Ne è esempio Linkedin, il maggiore social network usato per "networking professionale". Obiettivo di questo servizio è consentire agli utenti di creare una lista di persone conosciute e ritenute affidabili a livello lavorativo.

Iniziare a usare Linkedin è abbastanza semplice: si comincia con l'iscrizione, semplice e gratuita, e si prosegue con la compilazione dei diversi campi della propria scheda personale: studi, esperienze professionali, inserimento foto.. una sorta di curriculum vitae virtuale.
Chi conosce bene le lingue oltre alla scheda in italiano può compilarne di nuove in altre lingue. Una volta iscritti si potranno cercare amici e colleghi con i quali si lavora o si è lavorato e che, una volta contattati -sempre che anche loro siano iscritti a Linkedin- potranno accettare l'invito a diventare una "connection", una connessione all'interno della rete.

Oltre alle connessioni, l'utente può ottenere delle "recomendations", ovvero persone che scriveranno qualcosa di voi: come siete, come lavorate... poche righe per realizzare una piccola lettera di referenze. Strumento questo molto interessante in ottica lavorativa perchè cosa c'è di meglio che leggere una lettera di referenze per meglio scegliere chi assumere, e viceversa per trovare più facilmente posto in un'azienda?

Per quale motivo scegliere Linkedin? Per essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto reciproco e affidabile e per trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all'interno della propria lista di contatti o del proprio network. Chi è alla ricerca di personale, invece, attraverso Linkedin può pubblicare offerte di lavoro.

Linkedin è un servizio che attualmente conta 20 milioni di iscritti, la maggior parte dei quali è statunitense, ma anche in Europa il fenomeno si sta largamente diffondendo.

Dategli un occhiata, ne vale del vostro futuro!



www.linkedin.com

mercoledì 9 dicembre 2009

Lesson number 2: Twitter, un cinguettìo indiscreto


Vero punto di forza del Web 2.0 è sicuramente Twitter, strumento che possiamo definire social network, e che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede soprattutto in terra statunitense, dove anche le star di Hollywood sembrano farne quasi abuso. Il concetto di base è molto semplice e simile al più famoso Facebook: lasciare un messaggio in tempo reale che tutti i tuoi amici vedano dove comunichi ciò che pensi, dove sei, cosa fai. Il tutto supportato da un' interfaccia semplice e la possibilità di operare soprattutto attraverso un dispositivo mobile, quale uno smartphone, un blackbarry e così via. Inoltre possibile condividere immagini e link ma in modo più ordinato e meno caotico di come si possa fare sulle pagine del "fratello" Facebook.


Ma vediamolo piu in dettaglio nelle sue funzioni attraverso questo interessante video:

GUIDA A TWITTER (in inglese) http://www.youtube.com/watch?v=4YGp4cWdndc

Per registrarsi a Twitter basta ovviamente raggiungere il sito www.twitter.com e seguire le procedure di rito, e poi.. spazio al cinguettìo!







giovedì 3 dicembre 2009

Lesson number 1: Il WeB 2.0 e i suoi eroi


Successore del Web 1.0, il secondo capitolo dell'immenso libro dell'evoluzione della rete pone l'accento sul rapporto diretto fra utente e sito e sullo scambio di informazioni chiare ed esplicite sull'identità degli usufruitori dei servizi. In passato la parola chiave era "anonimato", ma da qualche anno servizi come Facebook, Twitter, Youtube hanno radicalmente cambiato il modo di approcciarsi a Internet. Lo scambio di dati permette una sempre maggiore esposizione del privato nel mondo virtuale e conseguentemente una maggiore esposizione alla pubblicità e all'informazione che sfruttano questi mezzi per diffondersi il più rapidamente possibile. Ma chi sono stati e chi continuano a essere i personaggi principali di questo grande libro chiamato Web 2.0? Passiamo in rassegna alcuni dei più importanti:


Ideatore e fautore assoluto del Web 2.0 può considerarsi Tim O'Reilly. Per un approfondimento sulla genesi del Web 2.0 vi rimando a questo interessante link:

http://www.bitmama.it/articles/14-Cos-Web-2-0


Per quanto riguarda gli strumenti principale del Web 2.0 invece, possiamo citare i più famosi: da Google con i suoi giovani inventori Larry Page e Sergey Brin, a YouTube frutto del genio del trio Chad Hurley (amministratore delegato), Steve Chen (direttore tecnico), e Jawed Karim (consigliere),sino al recente Facebook di Mark Zuckerberg e ai diffusissimi blog.

mercoledì 2 dicembre 2009